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sabato 16 gennaio 2016

francofonia

Francofonia - Aleksander Sokurov - Francia, Germania, Paesi Bassi - 2015
Venezia 72   Concorso
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Francofonia

Francia, Germania, Paesi Bassi
drammatico
2015

colore
DCP
87'



regia
Aleksander Sokurov
aiuto regia
Alexei Jankowski
Marina Koreneva
sceneggiatura
Aleksander Sokurov
fotografia
Bruno Delbonnel
montaggio
Alexei Jankowski
Hansjorg Wessbrich
musica orig.
Murat Kabardokov
costumi
Colombe Lauriot Prévost
trucco
Simon Livet
Maurine Badassari
suono
Emil Klotzsch
effetti speciali
Jean-Michel Boublil
casting
Laura Rosenthal
interpreti
Louis Do de Lencquesaing... Jacques Jaujard
Benjamin Utzerath... Franz Wolff-Metternich
Vincent Nemeth... Napoléon Bonaparte
Johanna Korthals Altes... Marianne
Jean-Claude Caër
Andrey Chelpanov
Catherine Limbert... la segretaria di Jacques Jaujard
(…)
produttore
Pierre-Olivier Bardet
produzione
Ideale Audience
Zero One Film
N279 Entertainment
Arte France Cinema (co-produzione)
Le Musee du Louvre (co-produzione)
distribuzione internazionale
Films Boutique
distribuzione italiana
Academy Two








La storia di due uomini: il direttore del Louvre Jacques Jaujard e l'ufficiale dell'occupazione tedesca il conte Franz Wolff-Metternich, prima nemici, poi collaboratori. Sarà grazie alla loro alleanza che molti dei tesori del museo saranno salvati.

Il museo parigino del Louvre diventa “personaggio” vivo nell'ultimo, molto criptico, film di Sokurov dove il maestro russo inventa, giocando con i generi a lui più congeniali, una riflessione sulle basi culturali europee. I musei sono il DNA delle società, il proprio cuore, l'essenza più profonda che costituiscono la struttura stessa di un Paese e la sua civiltà. Affascinato, il regista, dalla storia dell'arte, in essa egli pretende di percepire come e perché, in fondo, i popoli europei siano fratelli, ognuno col proprio carattere, che malgrado i conflitti poi trovano un'intesa. In realtà i popoli europei questa fantomatica intesa non l'hanno trovata attraverso l'arte e mai la potranno trovare su quella strada. 

Una nave mercantile carica di opere d'arte prende il mare incurante delle impossibili condizioni meteorologiche, la nave non arriverà a destinazione e le opere andranno perdute come anche forse le vite dell'equipaggio: si può scegliere tra vita e arte? Oppure si può scegliere di sacrificare la vita per un ideale o per il proprio paese?

Purtroppo questo genere di film, così costruito, deve avere un senso chiaro e logico e a suon di metafore le cose si complicano e diventano materia per fanatici rabdomanti. Ma tant'è, proprio quando non ci si vuole affidare alla forma ma far prevalere il significato e il senso delle cose attraverso la chiarezza espositiva si rischia di produrre, sicuramente, un'opera d'arte che però risulterà dedicata ai pochi che vogliano sforzarsi di “studiarla”.  Per cui: rimaniamo colpiti e affascinati dall'arte rappresentata nel famoso museo e cerchiamo di cogliere le più misteriose sfumature dalle inquadrature perfette, poi divaghiamo da quello che è stata la Storia europea durante la metà del secolo scorso e da quello che sarebbe potuto essere se alcuni uomini non avessero scelto di privilegiare l'Arte piuttosto che disinteressarsene (in fondo una guerra ha altre priorità) e farne tesoro da trasmettere, anche se mi pare che questo tipo di lezione non serva proprio a niente.


Louvre


Johanna Korthals Altes, Aleksander Sokurov


Aleksander Sokurov