testata (theda)

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giovedì 31 gennaio 2013

la quinta stagione

La cinquième saison - Peter Brosens, Jessica Woodworth - Belgio, Olanda, Francia - 2012
Il tempo scorre come sempre: la notte segue il giorno, l’estate segue l’inverno.Niente di strano se non che,improvvisamente, la terra non nutre più l’uomo, le piante non germogliano più, non c’è più foraggio per le bestie le quali non producono più latte.
La primavera non esiste più. Forse è un’anomalia del momento, ma non è così.
Lo sconvolgimento climatico provocato dall’uomo ha interrotto il ciclo naturale delle cose.
Si dovrà fare fronte ad una carestia inevitabile ed utilizzare le riserve accatastate negli anni.
La fame incattivisce l’uomo, lo inaridisce allo stesso modo della Terra nel futuro.
La vittima dei soprusi, quando si ribella, desidera solo vendicarsi e riprendersi quella libertà d’azione negatagli. Questo può succedere al nostro pianeta quando meno ce lo aspettiamo.
Si riprenderà la sua stagione, la quinta.   >Lula<

sabato 26 gennaio 2013

emidio greco

In occasione della proiezione del film "Notizie degli scavi", Emidio Greco incontra il pubblico all'esterno del cinema Tiberio di Rimini nel giugno del 2011. In questo video, girato con mezzi di fortuna, Greco disquisisce sull'attore Giuseppe Battiston e sul cinema italiano.

L'amore dura tre anni

L'amour dure trois ans - Frédéric Beigbeder – Francia - 2011
L’amore dura tre anni o come dice Shakespeare: “l’amore dura per sempre”?
L’evoluzione dell’amore nella coppia ha diverse fasi: la passione, la routine, l’indifferenza, il tradimento e la rottura; e in media tutto ciò dura tre anni.
Questo succederà a Marc che deluso dal fallimento della sua relazione (durata tre anni) scriverà un romanzo misogino che diventerà un best seller, ma quando incontrerà Alice tutto cambierà e la matematica non conterà più.
Nell’amore come nella vita nulla è calcolabile, gli eventi hanno un corso imprevedibile e a volte vale la pena rischiare.   >Lula<


sabato 5 gennaio 2013

Neslihan Atagül - Venezia 2012
Özcan Deniz, Yesim Ustaoglu, Neslihan Atagül, Baris Hacihan

venerdì 4 gennaio 2013

No quiero dormir sola

No quiero dormir sola - Natalia Beristain - Messico - 2012
Il caos regna sovrano nella casa della vecchia diva, bottiglie scolate, piatti sporchi nel lavabo e tante foto dei tempi andati. La nipote, incapace di curare anche se stessa, si vedrà costretta a prendersi cura della nonna. Ma chi si prende cura di chi veramente?   >Lula<

Solitudini a confronto in un immaginario passaggio di testimone. Prima o poi ci si deve confrontare con la realtà, quell’oggettività costruita sui fatti ma anche su ricordi e rimpianti, sentimenti che possono essere duri da gestire. Gli occhi aperti sulla realtà spengono le luci sui sogni, quella specie di delirio ipnotizzante che sa produrre la speranza. Un paradosso che al suo culmine si biforca, da una parte la strada è chiusa dall’altra si riproduce il miraggio.


natalia beristain - venezia 2012

SETTIMANA DELLA CRITICA - venezia 2012

martedì 1 gennaio 2013

lina e mouna soualem

mouna soualem, lina soualem - venezia 2012

lina soualem, mouna soualem - venezia 2012

Héritage (Inheritance)

Héritage (Inheritance) - Hiam Abbass - Francia, Israele, Turchia - 2012
Nel nord di Israele è in corso un conflitto armato,
una guerra come tante altre:  è la normalità, non
rappresenta il soggetto del film ma una descrizione quasi banale della quotidianità. Il frastuono degli aerei e il boato delle esplosioni costituiscono una specie di sinistro sottofondo sonoro ma anche un termine di paragone con un’altra guerra, questa non armata, all’interno della società araba stessa che vive in queste zone, ritratta attorno alla famiglia palestinese sulla quale si sviluppa la trama del film. Ogni suo componente saprà innescare un personale detonatore; ma attenzione, succede in tutte le comunità di persone sia piccole che grandi e di ogni cultura però in questo caso è influenzata da particolari condizioni di vita: stiamo parlando di una collettività che si sente esclusa dal paese che non è più il proprio. L’identità minacciata comporta una certa intransigenza perfino deleteria rivolta verso il mantenimento di tradizioni arcaiche, disconnesse e incoerenti rispetto al presente. In questo contesto le donne rappresentano la parte più minacciata e maltrattata, vedi: la figlia maggiore relegata all’accudimento dei fratelli e della famiglia a scapito della propria crescita; o la donna accusata ingiustamente di sterilità adducendo motivi interreligiosi e di genere; la ragazza maltrattata e accusata di aver provocato l’infarto al proprio genitore perché il suo comportamento è disfunzionale ai costumi conservatori, essendosi innamorata di uno straniero.
L’eredità del titolo non rappresenta solo l’eventuale spartizione dei beni del patriarca moribondo quanto una metaforica trasmissione di valori alle giovani generazioni, vittime di un mondo insensato piantato sulle bombe, le bugie, la disuguaglianza, il razzismo. Semplice analisi di un’umanità, così traducibile e valida per tutti.


Hiam Abbas - Venezia 2012