Cannes 69 Concorso
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Cannes 2016 - Miglior Regia (Cristian Mungiu) Ex-Aequo (Olivier Assayas, PERSONAL SHOPPER)
Bacalaureat
Romania,
Francia, Belgio
drammatico
2016
colore
DCP
– 2K scope
2.35:1
128’
regia
Cristian
Mungiu
sceneggiatura
Cristian
Mungiu
fotografia
Tudor
Vladimir Panduru
montaggio
Mircea
Olteanu
costumi
Brândușa
Ioan
trucco
Nastasia
Mateiu
suono
Costantin
Fleancu
interpreti
Adrian
Titieni… Romeo
Maria
Drăguș… Eliza
Lia
Bugnar… Magda
Mălina
Manovici… Sandra
Vlad
Ivanov… ispettore capo
Gelu
Colceag… Presidente commisione esame
Rareș
Andrici… Marius
Petre
Ciubotaru… Vice sindaco Bulai
Alexandra
Davidescu… madre Romeo
Emanuel
Pârvu… Pubblico Ministero Ivașcu
Lucian
Ifrim… Abu Marian
Gigi
Ifrim… agente Sandu
Adrian
Văncică… Gelu
Orsolya
Moldovan… Csilla
Tudor
Smoleanu… dottor Pandele
Liliana
Mocanu… signora Bulai
David
Hodorog… Matei
Costantin
Cojocaru… fabbro
Eniko
Benczo… signora Mariana
Claudia
Susanu… donna delle pulizie
Petronella
Grigorescu… madre della ragazza
Robert
Emanuel… padre del ragazzo
Mihai
Giurițan… guardia del corpo
Andrei
Morariu… soldato
Kim
Ciobanu… indiziato
Claudiu
Dumitru… indiziato
Mihai
Coroian… indiziato
Valeriu
Andriută… indiziato
produttore
Cristian
Mungiu
produttore
esecutivo
Tudor
Reu
co-produttore
Pascal
Caucheteux
Gregoire
Sorlat
Vincent
Maraval
Jean-Pierre
Dardenne
Luc
Dardenne
Jean
Labadie
produzione
Mobra
Films
Why
Not Production
co-produzione
Les
Films du Fleuve
France
3 Cinéma
distribuzione
italiana
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Romeo
Aldea, un medico che vive in una città in Transilvania, ha
cresciuto la figlia Eliza con l'idea che al compimento del
diciottesimo anno di età lascerà la Romania per andare a
studiare all'estero e magari creare le basi per vivere lontano dal
paese natio.
Il
suo progetto sta per giungere a compimento, Eliza ha ottenuto una
borsa di studio per frequentare una facoltà di psicologia in Gran
Bretagna. Le resta solo da superare l'esame di maturità, una mera
formalità per una studentessa modello come lei. Ma il giorno
prima degli esami scritti, Eliza subisce un'aggressione che mette
a rischio la sua partenza.
Adesso
Romeo è costretto a prendere una decisione. Ci sono diversi modi
per risolvere il problema, ma nessuno di questi contempla
l'applicazione di quei principi che, in quanto padre, ha insegnato
a sua figlia.
«Era meglio quando c’era la pena di morte!»
«Sono
cose che qui capitano, in Inghilterra sono più civili!»
Borgata
di edilizia popolare: quei casermoni tipici, squadrati, grigi,
squallidi, qualcuno scava col badile una buca. Un sasso manda in
frantumi la finestra di un appartamento simil-borghese, a piano
terra, nei sopracitati palazzi. Un tentato stupro ad una giovane
studentessa.
Romania
dei giorni nostri ma potrebbe essere l’ Italia: il protagonista
parla di un mondo migliore, un mondo dove il livello di civiltà è
talmente alto che non esiste corruzione, le cose ovviamente
funzionano, solo i veri talenti fanno carriera e soprattutto non
esistono favoritismi e raccomandati.
Con
questi principi, il protagonista, ha educato la figlia e con
questi principi crede di aver consumato la sua esistenza ma poi
inevitabilmente, raggiunta e superata la mezza età si fanno i
conti e si guarda indietro: «Nel Novantuno volevamo spostare le
montagne e non abbiamo spostato niente...».
Una
famiglia non propriamente felice, una vita extra coniugale non
propriamente riuscita, una vita fallita per colpa di un ambiente
corrotto e ingiusto, eppure c’è un mondo migliore, è lontano,
non sarà perfetto ma esiste e per raggiungerlo si deve lottare e
non ci si deve mai arrendere anche a costo di qualche trucco…
Le
belle parole del buon educatore, appunto, qualche trucco, una
deroga perché “in fondo non si uccide nessuno, è la vita che è
così”; perché pagare le tasse se sono troppe? In fondo se
fossero di meno le pagherebbero tutti, no?
E
ancora: nella vita si scende a compromessi, non è bello e non è
giusto ma è così, le falsità non sono necessariamente negative
ma possono essere anche innocue, le bugie a fin di bene hanno
permesso la civiltà di progredire e raggiungere questi nostri
livelli, no?
I
pensieri, le idee, le ambizioni si trasformano in modelli di
comportamento i quali diventano la normalità, dove i principi
morali sottostanno alla generalizzazione e i comportamenti si
omologano verso la direzione della convenienza spicciola.
Un
film che appartiene a quel genere realista caro all’autore,
narratore felice della Romania contemporanea mai scevra della sua
Storia. Il racconto non prende mai fiato portando lo spettatore a
provare i sentimenti del protagonista e l’angoscia feroce della
figlia, schiacciata dalla paura di fallire nei confronti della
vita e nel rischio di deludere il proprio genitore.
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