testata (theda)

testata (theda)

giovedì 26 dicembre 2013

miss violence

Miss Violence – Alexandros Avranas – Grecia – 2013
Una bimba si uccide per non festeggiare il suo undicesimo compleanno: un’intera folle vita gli si parava davanti e col sorriso sulle labbra ha preferito evitarla. La sua famiglia (Nazione, Società) fa finta di non capire i motivi del gesto.
Quando questa famiglia, atipica se vogliamo ma riconosciuta e omologabile nella contemporaneità, incarna non tanto l’identità stessa del piccolo nucleo familiare ma la ben più complessa società del Secondo Medioevo, rimaniamo alla sua rappresentazione prima storditi poi spaventati quindi schifati e indignati: forse perché impotenti di fronte allo svolgimento di una trama che coincide con quella della Storia nell’umano mondo o forse perché come la famigliola si preferisce non voler vedere? Eppure, solo una rivoluzione violenta strappa un applauso liberatorio.

Presentato in Concorso alla Mostra di Venezia sarà ricordato nei circoli cinéphiles per i prossimi decenni come una delle migliori opere del 2013 malgrado sia stato strapazzato dalla critica, specialmente italiana. Infatti, le critiche di tipo sia etico-morali che estetiche, benché eterogenee, hanno portato a scomodare modelli di grande statura, modelli che per “pudore” intellettuale non si dovrebbero neanche citare se l’oggetto in esame non rientra nei propri sensi estetici. Anche perché, alcune delle medesime critiche furono attribuite, a loro tempo, ai modelli stessi.