Il grido
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sabato 17 febbraio 2024
grido
Preambolo fuorviante passiamo oltre.
Nota curiosa, il Neorealismo finisce, ipoteticamente, negli stessi luoghi dove era cominciato (Ossessione) ovvero la Bassa Padana.
venerdì 16 febbraio 2024
amore in città
L'amore in città film a episodi, primo ed ultimo numero della rivista cinematografica Lo spettatore
Carlo Lizzani, Dino Risi, Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Francesco Maselli con Cesare Zavattini, Alberto Lattuada - Italia - 1953
Il film nasce da un'idea di Zavattini come opera sperimentale, creare una "rivista cinematografica" che doveva avere una cadenza semestrale ma dopo il primo numero non ebbe alcun seguito in quanto l'idea non piacque al pubblico, il film registrò uno dei peggiori incassi dell'anno: 128.600.000 lire.
fotobusta (episodio Gli italiani si voltano - A. Lattuada) |
fotobusta (episodio Storia di Caterina - F. Maselli, C. Zavattini) |
episodi
L'amore che si paga (Carlo Lizzani)
Paradiso per quattro ore (Dino Risi)
Tentato suicidio (Michelangelo Antonioni)
Agenzia matrimoniale (Federico Fellini)
Storia di Caterina (Francesco Maselli, Cesare Zavattini)
Gli italiani si voltano (Alberto Lattuada)
Film raccoglitore soprattutto di cortometraggi in forma di documentario con un denominatore comune che non è propriamente l'amore in sé piuttosto vengono trattati i comportamenti, le abitudini, le ossessioni, le cattive tradizioni tra donne e uomini dell'Italia del Dopoguerra.Trovo interessante l'episodio di Fellini, curioso piccolo film di finzione, dove la storia si sviluppa in un finto-vero racconto teneramente crudele, già si evidenzia una grande maestria dove sono molto chiare le idee che Fellini svilupperà nel suo cinema futuro legato all'immaginario e al fantastico. Sorta di introduzione a quei capolavori futuri che saranno La strada e Le notti di Cabiria.
Altro notevole episodio è quello che vede Maselli e Zavattini co-autori in Storia di Caterina, dove il film narra la vera storia di una ragazza-madre sedotta e abbandonata nella grande città. In questo caso la finzione ha un ruolo relativamente marginale qui siamo nell'ambito del cinema del reale ed è un tentativo per riportare in auge il Neorealismo tanto caro a Cesare Zavattini.
Lemmy Ventura
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giovedì 1 febbraio 2024
sabato 6 gennaio 2024
Deserto rosso
Michelangelo Antonioni - Italia/Francia - 1964
Quando Dino Campana perse le sue poesie in un incendio, Dino Campana le riscrisse tutte.
Quando Lemmy Ventura, io, si avventura in un social che si chiama Treads provo il cimento con Deserto rosso di Antonioni supero 500 battute e non riesco a pubblicare, cestino tutto e torno indietro di qualche anno, torno al buon vecchio blog ormai dimenticato e ci riprovo.
Ossessione numero 1 / 2024: Deserto rosso.
La super depressione prodotta dal post natalizio è di una tale prepotenza da mandarti in orbita e probabilmente in orbita si pensa, si pensa molto e si pensa, solitamente, male: ci si reca nella videoteca (personale) alla ricerca del più improbabile antidoto di tale sentimento, un film di Antonioni.
Deserto rosso è un film datato, improbabile, ostico, inguardabile, noioso?
Rivisto in questo particolare momento può risultare letale oppure salvifico: nella sua dimensione straniante e ipnotizzante libera quella fantasia che va dalla magia del colore, passando dal fango ai capelli "smanati" e doloranti di Monica Vitti per finire nella magia della spiaggia rosa oppure nel pseudo porno night di un capanno al porto. Personaggi agli antipodi poco decifrabili e urticanti che si muovono in un contesto disumano e artificiale dove si vagheggia una modernità incantata. Qui dove deve germogliare il futuro si pensa ad accantonare la Storia come soluzione per non morire.
La nuova ossessione è un trip. Aprire gli occhi e lasciarsi andare anelando l'istinto che pervade l'animo di Giuliana.
sabato 4 luglio 2020
domenica 14 giugno 2020
lunedì 16 marzo 2020
domenica 15 marzo 2020
sabato 14 marzo 2020
domenica 15 dicembre 2019
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